| Dopo che il capitano gli aveva dato il permesso di entrare, le torce si erano spente, e le tenebre avvolsero la città; con un sorriso quasi beffardo Ezrith ringraziò il Capitano e gli augurò una buona serata, poi si rimise il cappuccio ed entrò nella città, dirigendosi verso la locanda. Intanto che camminava pensava a com'era arrivato fino a quì...
Dopo essere evaso da un carcere di massima sicurezza, era riuscito a seminare le guardie che lo cercavano, facendo credere loro di essere morto. Dopo essersi riposato qualche giorno in una città, si era rimesso in viaggio per andare a casa da sua moglie e sua figlia, ma quando arrivò le trovò entrambe morte dissanguate, e dentro con loro un'altra donna: era molto giovane e molto bella, aveva lunghi capelli argentei, una pelle bianchissima quasi come quella dei cadaveri e gli occhi neri, i quali sembravano due tunnel immersi nell'oscurità.Dalla sua bocca usciva del sangue e si vedevano dei canini troppo lunghi per un essere umano... Impazzito dal dolore Ezrith si scagliò contro la donna; non gli interessava chi era, o che cos'era, a lui bastava fargli il più male possibile. Lui attaccava e lei schivava i suoi attacchi con non curanza, facendolo infuriare ancora di più; poi, in un attimo di distrazione, Ezrith riuscì a colpirla facendogli un taglietto sulla guancia destra. Lei incredula si toccò il taglio, che si rimarginò subito; l'espressione della ragazza cambiò. Dove prima c'era un volto inespressivo, ora si leggeva collera. Con un gesto fulmineo scaraventò a terra Ezrith, e con un altro gesto rianimò i cadaveri di sua moglie e sua figlia. I non morti avanzarono verso Ezrith e lo tennerò fermo, mentre lei lo morse sul collo con i suoi lunghi canini. Ezrith urlò e si dimenò disperatamente, cercando di fuggire da quella presa, ma ben presto cedette. La vista gli si annebbiò e divenne tutto nero...
Ezrith entrò nella locanda, andò dall'oste e disse: <<una camera singola per favore, solo per questa notte... E già che ci siamo mi dia anche una birra>>. Così dicendo posò alcune monete d'oro sul bancone e andò a sedersi su un tavolo, in un angolo poco illuminato, ed iniziò ad osservare le persone che c'erano dentro.
Edited by Necrogenesis - 21/1/2009, 21:27
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